Giusi Velloni nasce a Perugia, dove tutt’ora vive e ha il suo studio artistico; cresce immersa nell’arte grazie al padre decoratore, quando “preparava con grande maestria i colori e trasformava pareti bianche in pura bellezza”. Dopo il diploma in lingue, decide di seguire la sua passione, si diploma così anche all’Istituto di Belle Arti di Perugia e successivamente frequenta un corso di nudo e pittura presso l’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci della stessa città.
Espone per la prima volta nel 2017 presso Palazzo Bufalini a Città di Castello, Perugia, poi segue la partecipazione a molte mostre, da Roma a Torino, e diverse personali, tra cui nel 2021 “Animalia”, a cura di Renato Galbusera e Silvia Biondo, presso Underpass stz Garibaldi a Milano; nel 2021 e 2022 le opere del progetto itinerante “We Planet” sono esposte in molte città d’Italia, tra cui Torino, Cortona e Volterra.

Nei primi anni della sua carriera artistica Giusi Velloni sperimenta la decorazione murale e altre tecniche artistiche, spaziando dal paesaggio al ritratto alla natura morta; ben presto scopre la sua dedizione all’olio su tela, capace di esprimere al meglio sensazioni ed emozioni attraverso sfumature, impasti, e velature. Si concentra in particolare su soggetti che divengono sempre più simbolici, fino ad arrivare nel 2018 alla serie “Punti di svista”, dove parti del corpo, oggetti ed elementi naturali vengono rappresentati su uno sfondo monocromo quasi surreale e senza tempo. In particolare alcune opere si concentrano solo sul corpo umano attraverso la gestualità di forti sentimenti, come la solitudine, l’abbandono e le difficoltà dell’esistenza, tralasciando quasi sempre il volto e affidando a pochi ma intensi gesti il racconto dell’anima. E’ un linguaggio fortemente espressionista, ricco di contrasti cromatici che fanno emergere la volumetria e la tensione dei corpi, attraverso inedite tonalità che portano sulla pelle i colori delle emozioni.

Negli ultimi anni l’artista amplia la sua ricerca al mondo animale e crea dipinti intensi che parlano del legame indissolubile tra uomo e natura. Le opere della serie “We Planet” danno voce ad animali simbolo, come il leone, e ne fanno i protagonisti assoluti attraverso lo stile espressionista, arricchito ora da una sgargiante gamma cromatica; ogni animale è l’immagine stessa della forza e dell’energia della natura, porta su di sé i colori di ogni luogo vivente. La resa pittorica avviene con pennellate dense e alla stesso tempo fluide, a rappresentare il movimento e lo scorrere continuo della vita. Negli ultimi dipinti la composizione diviene più complessa, in quanto ogni figura è inserita in uno spazio “artificiale”, a volte con richiami pop, come quelli geometrici costruiti con partizioni bianche e nere; questi sfondi mettono in evidenzia l’opposizione di razionalità e istinto naturale che contraddistingue ogni uomo. In altri dipinti appaiono simboli quasi nascosti, una banconota, un fiore che si sfalda al vento o appassisce, un uovo di enormi proporzioni: lo spettatore è invitato a riflettere sulla fragilità e sulla forza della natura, sull’importanza di tutelarla, sulla continuità preziosa della vita. A volte è lo sfondo stesso ad essere simbolico, quando la natura si trasforma in una carta da parati dove, il leone non può più vivere e cerca fiero un nuovo spazio verso l’osservatore, il quale si identifica nell’animale stesso attraverso il suo sguardo intenso.

Giusi Velloni esprime con un linguaggio personale e originale una potente forza comunicativa, al fine di rendere gli uomini più consapevoli della natura e del loro comune e inestricabile destino.